lunedì 12 gennaio 2015

ohibò, ma non erano tutti charlieri ?

Premessa: le battute di Dieudonné non ci piacciono, così come non ci piacevano quelle di Charlie Hebdo… Però alcune domande sorgono spontanee: non si era detto che bisognava difendere la “libertà di espressione” a tutti i costi? Non si sosteneva che si poteva scherzare su tutto? Che l’ironia ci avrebbe salvato?

Allora perché è appena stato censurato, nel plauso generale, l’umorista Dieudonné?

"POST" CENSURATO
http://radiospada.org/2015/01/non-si-poteva-scherzare-su-tutto-perche-hanno-appena-censurato-dieudonne/

***

Quenelle
Chi non è al corrente di cose francesi può non conoscere Dieudonné M’bala M’bala. Chi è costui? Un noto comico e umorista: mezzosangue di origini camerunesi, per anni autore applaudito di scenette di tinta anti-razzista, a favore dei sans papier (immigrati clandestini), militante di sinistra (nel 1997 si è candidato contro un rivale del Front National prendendo 8% dei voti) – insomma un uomo di successo secondo i canoni politicamente corretti.

Ciò fino al 2003, quando «Dieudo» ha cominciato, da antirazzista, a satireggiare i razzisti israeliani. In un famoso sketch è apparso nelle vesti di un colono israeliano, col cappellone nero da haredi ma in mimetica militare, che finiva per alzare il braccio nel saluto nazista gridando «Heil Israel». Da quel momento, è stato fatto segno ad una sistematica campagna di odio, diffamazione e censura da parte del CRIF (Conseil Répresentatif des Institution Juives de France), che è l’analogo dell’Anti Defamation League (of B’nai B’rith) e dell’AIPAC americani, messi insieme. È divenuto una non-persona per i media. È scomparso dalle televisioni, il suo nome non va fatto in alcuna occasione pubblica. Nonostante ciò, Diedunné resta il più popolare attore comico di Francia.

(...)

La quenelle è una pietanza della cucina francese. Per i nostri scopi, basterà dire che per lo più ha l’aspetto di un salamino o wurstel... ci siamo capiti. «Te mettre une quenelle» ha un preciso significato: «mettertela in quel posto». Ebbene: tempo fa in una delle sue scenette, Dieudonné ha fatto il gesto della quénelle rivolto alle «autorità». Una variazione del gesto italiano dell’ombrello, diciamo, con l’indicazione della misura della quénelle che è pronto a «mettere» nel didietro ai governanti.

Una cosa da nulla, se vogliamo. Ma su Internet, il gesto è diventato immediatamente virale. Soprattutto i giovanissimi si postano su YouTube mentre fanno la quénelle. Anzi, peggio: è diventato uno sport nazionale giovanile avvicinare politici famosi, chiedere loro l’onore di farsi fotografare con loro, e far a loro insaputa la quenelle.

È un ciclone di «vaffa» che si alza dalla Francia. La suddetta LICRA (l’organizzazione ebraica contro l’antisemitismo) spara comunicati frementi di rabbia, deliranti: sostiene che la quenelle è «un saluto nazista invertito che vuol significare la sodomizzazione della Shoah». Da quel momento, il gesto del vaffa dilaga:

Soldati francesi fanno la quenelle davanti alla Sinagoga di Parigi:
sono stati "puniti in modo esemplare"

Aggiornamento: nonostante avesse pubblicato poco dopo una lettera di spiegazioni, Dieudo è stato arrestato nientemeno che per "apologia di terrorismo".

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